di Franco Tumeo
Modernizzare il paese senza cancellare il passato: è questo l’ambizioso obiettivo che Ficarra insegue da alcuni anni per darsi un futuro, per costruirsi nuove prospettive di sviluppo socio economico, senza tuttavia rinunciare alle sue tradizioni, ai suoi valori, in una parola alla sua straordinaria identità che affonda le radici in epoche lontane, fatte di gloria e nobiltà. Adagiato sui monti Nebrodi, a ridosso della costa tirrenica, Ficarra è un piccolo centro (appena 2.000 abitanti) dalla storia antica dove frammenti di civiltà millenarie convivono in piena armonia con l’inevitabile modernità: vicoli medievali si intrecciano con strade asfaltate, palazzi di nobile origine si alternano a edifici di recente costruzione, senza tuttavia compromettere l’integrità dell’antico tessuto urbano che conserva ancora oggi la sua originale tipologia e bellezza.
Desertificato, nel secolo scorso, dall’emigrazione e investito, in tempi più recenti, dal tramonto delle deboli culture locali cui appartiene per ragioni geografiche e ritardi strutturali, Ficarra è oggi alla ricerca di opportunità che gli consentano di vincere le nuove sfide. Il clima dolce e l’ambiente incontaminato, un artigianato ancora vivace e soprattutto uno straordinario patrimonio artistico e architettonico ne fanno uno dei centri più interessanti dell’area nebroidea, dalle enormi potenzialità ancora tutte da sviluppare. Su turismo, arte e natura, coniugati alle tradizionali attività economiche del passato, agricoltura e produzione tipica, Ficarra punta per recuperare il ritardo accumulato nel tempo.
Da qui l’idea di rompere l’isolamento cui è stato costretto in passato da scelte errate e di aderire, insieme ad altri comuni, al consorzio turistico pubblico Costa Saracena con l’intento di lanciare una proposta innovativa di turismo integrato mare-collina finalizzata all’inserimento di Ficarra in importanti circuiti turistici e culturali. Una scelta coerente con la volontà di conservazione e tutela del territorio e il necessario sviluppo socio economico. Una scelta premiata, negli ultimi anni, con la rapida crescita di una qualificata domanda turistica, tanto da farne una delle mete preferite del comprensorio.
Oggi, Ficarra può contare su un centinaio di posti letto in case vacanza, negli agriturismi e nei bed and breakfast che permettono di proporre una offerta turistica di buon livello, a costi decisamente competitivi e inserita in un contesto a dimensione d’uomo particolarmente apprezzato sul mercato delle vacanze sempre più esigente. Insomma, Ficarra è impegnato a ridisegnare il suo profilo, non solo urbanistico, ma soprattutto culturale, senza stravolgimenti, ma con il chiaro obiettivo di dare vita ad un nuovo rinascimento che permetta al paese di vincere le sfide che lo attendono. E’ in questo’ottica dunque che devono essere letti i significativi interventi in atto come la riqualificazione del centro storico in chiave di recupero e fruizione del tessuto urbanistico, il restauro di palazzi e opere d’arte, l’istituzione di strutture museali, la promozione di eventi, l’attenta cura dell’immagine, la conservazione delle tradizioni e persino lo sviluppo di una nuova cultura dell’accoglienza, condizione essenziale per trasformare il paese in apprezzata meta turistica.
E il Giubileo che Ficarra si appresta a vivere, ben oltre le ovvie implicazioni religiose, può dunque diventare l’attesa opportunità di rinascita da tempo cercata.
Franco Tumeo