di Giuseppe Ricciardo
Ficarra è sita su un colle, di fronte al mar Tirreno, in una posizione ridente, tra declivi di ulivi e boschi di noccioli. All’interno del suo crocicchio di vie, dagli antichi selciati, fra le strette e tortuose viuzze, su cui si affacciano umili case a torre, caratterizzate da scale esterne e caratteristici balconi, si ammirano antichi palazzi dai portali in pietra, arricchiti da sculture di stemmi delle famiglie della aristocrazia locale. È un paese ricco di beni culturali che sono alla base di un fiorente turismo, contrassegnato da ricchezza di storia e da bellezze naturalistiche. Il suo centro urbano si snoda attorno a tre piccole alture, su una delle quali si erge il duecentesco castello, nato come torre saracena nell’XI secolo e successivamente adibito a carcere.
La presenza architettonica più rilevante è però costituita dalla chiesa madre, nella cui facciata presenta un grandioso portone centrale, affiancato da colonne corinzie, decorate da sirene e motivi floreali. L’interno a tre navate accoglie, a destra, la cappella dell’Annunziata con la statua marmorea, opera del Gagini, ed un tabernacolo cinquecentesco; a sinistra vi è l’altare del sacramento e, sull’altare centrale, un crocifisso ligneo. Nel transetto troviamo un polittico attribuito, da alcuni, ad Antonello da Messina ed una statua lignea del “ Padre Eterno”. Si osservano anche i ruderi dell’antico convento del frati minori osservanti, detto pure convento dei cento archi, fondato nel 1515, che custodiva la seconda biblioteca della Sicilia, dopo Palermo. Nell’ex chiostro si trova il Parco delle Rimembranze dei caduti della prima guerra mondiale.
Da vedere anche il Palazzo Baronale o palazzo Ficarra: “monumento storico”, realizzato nei primi anni dell’ottocento con splendide sale decorate ed un giardino con terrazzo panoramico. Ficarra offre agli amanti della natura la possibilità di effettuare delle escursioni. Particolarmente meritano attenzione il torrente Matini, immerso nel verde di una ricca vegetazione mediterranea, e il torrente Santa Rosalia con le sue bellissime cascatelle.
L’economia ficarrese si basa sull’artigianato e sull’agricoltura, visto il territorio prevalentemente ricco di agrumeti, oliveti, noccioleti e vigneti. Altrettanto importante la coltivazione del baco da seta. Da segnalare inoltre la nascita di agriturismi.
Giuseppe Ricciardo